Spagna ’82, la favola di Bearzot e Pertini

120 anni di F.I.G.C.
In sostanza, 120 anni di nazionale.
Non proprio il momento migliore direte voi, ma invece io penso che come sempre, torneremo a primeggiare, la storia della nazionale azzurra lo testimonia.
I prossimi Mondiali non ci vedranno protagonisti, dopo che gli ultimi due sono stati un vero disastro, eliminati da Slovacchia e Costa Rica.
Ma l’Italia è nazione pallonara, del resto dopo le prime due vittorie, che risalgono agli anni 1934 e 1938, la nazionale ha vissuto tanti anni bui, i tifosi italiani hanno dovuto aspettare il 1970. Mondiali del Messico dove il mitico Italia-Germania 4-3 ci rilancia nella storia, salvo poi arrendersi in finale al Brasile di Pelé per 4-1.
Poi dopo la brutta esperienza del 1974, inizia la risalita, grazie a Bearzot che innesta molti giovani promettenti, Cabrini Scirea Tardelli Rossi Gentile Conti Antognoni ecc.
Nel 1978 , gli azzurri incantano, giocano un calcio sublime, battono in fila la Francia di Platini, l’Ungheria e L’Argentina padrona di casa con un gran gol di Bettega.
Purtroppo, la partita decisiva, per accedere alla finale, ci vede sconfitti 2-1 contro l’Olanda che poi si arrenderà ai padroni di casa per 3-1 dopo i supplementari.
Arriviamo cosi al dunque, Spagna ’82.
Le premesse sono pessime, la squadra ha giocato molto male nel biennio precedente, i giocatori sembrano sfiduciati, la scelta di portare Paolo Rossi, rientrante dopo la squalifica del calcio scommesse al posto del capocannoniere Pruzzo, scatena le solite polemiche. Il girone non sembra difficile, Polonia Perù Camerun, a parte i polacchi delle stelle Boniek, Zmuda e Lato, le altre due sembrano alla portata.
La prima partita del girone ci vede opposti proprio agli europei, finisce 0-0 ma con una buona prestazione, non resta che fare 4 punti (sì, lo so, ai giovani suona strano ma si davano due punti a vittoria) e via.
Invece nelle due partite successive, gli azzurri stentano, 1-1 e 1-1 , con la partita col Camerun che darà poi vita a voci di combine, l’Italia passa proprio ai danni del Camerun per differenza reti, un misero gol di vantaggio.
Il sorteggio della seconda fase non ci lascia scampo, l’Argentina di Maradona, campione del mondo, il Brasile di Falcão, Cerezo, Junior, Eder e Socrates.
Amen, speriamo di non fare brutte figure.
Italia-Argentina apre il mini girone, partita dura, durissima fra due scuole storicamente arcigne, attaccano loro ma noi ribattiamo colpo su colpo.
Primo tempo 0-0.
Nella ripresa succede il miracolo, su un tocco di Antognoni, Tardelli si inserisce e azzecca il diagonale vincente: Italia 1 Argentina 0.
Incredibile ma non finisce qua, 8 minuti e Cabrini raddoppia!
Nel finale arriva il 2-1 di Passarella su punizione irregolare, ma vinciamo.
Ora però, arriva il Brasile, armata invincibile, ha sconfitto 3-1 l ‘Argentina e quindi se pareggia passa.
Ma si sa, i brasiliani sanno solo attaccare e scoprirsi, cosi andiamo subito avanti , cross di Cabrini e testa di Rossi, 1-0.
Ovviamente la reazione dei sudamericani è furiosa, tacco di Zico, assist a Socrates e 1-1.
Tutti si aspettano il crollo, ma no, ecco che Junior dorme, perde una palla in difesa, Rossi si avventa come un falco botta alla destra di Valdir Peres, 2-1.
Nella ripresa Brasile avanti furiosamente, noi tutti dietro a resistere, finché Falcão con 2-3 finte di corpo apre tutta la difesa e infila Zoff.
Pazienza, usciamo a testa alta.
Macché, corner, tiro di Tardelli respinto, carambola su Rossi che appostato sul palo infila il 3-2.
Segneremo ancora, ma il guardalinee annulla un gol regolare, soffriamo ma vinciamo.
Siamo in semifinale!
Ora siamo favoriti, ovviamente i 50 milioni di ct italiani dicono che siamo forti, che io lo sapevo, te l’avevo detto, ecc.
In semifinale la Polonia non ha scampo, priva di Boniek squalificato, si arrende alla doppietta di Rossi, cosi andiamo a sfidare la Germania Ovest (sì, erano ancora divise dal muro).
Squadra forte, ma forse pagherà i supplementari e rigori disputati contro la Francia in semifinale.
Primo tempo equilibrato, la paura c’è, inutile nasconderlo, emozioni e paure in una finale ci sono sempre.
A un tratto Briegel stende in area Conti, rigore!
Stranamente sul dischetto non va Rossi, né Antognoni, ma Cabrini, buon rigorista ma non il primo candidato.
Sinistro al lato, niente da fare, che abbiamo sprecato!
Ci si aspetta un contraccolpo, ma la squadra è di marmo, non cede un millimetro, nella ripresa non c’è storia Rossi, Tardelli col suo urlo storico, Altobelli firmano 3 gol in pochi minuti, la Germania riesce solo a accorciare con Breitner nel finale.
Siamo campioni del mondo per la terza volta, Pertini esulta con la pipa in mano, gli italiani si vogliono bene e festeggiano ubriachi di gioia.
Dopo questo trionfo dovremo aspettare il 2006 per viverne un altro.
Ora speriamo di ripartire, la strada è lunga, ma prima o poi, torneremo a dominare.

JackdeRoma

immagini dal web

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