Quando nasciamo siamo DNA allo stato puro. Tratti somatici, con accenni di somiglianze, che si evolveranno e cresceranno con noi. Poi c’è il carattere, anch’esso già ben impresso, e quello resterà. L’ambiente dove cresciamo, l’educazione che ci viene impartita, influiscono sulla nostra formazione. Maturiamo, impariamo a rapportarci con le diverse persone e realtà che ci circondano, cercando di essere sempre noi stessi.
Ma che vuol dire essere se stessi?
Alla fine dobbiamo sempre adeguarci a qualcuno, familiari, compagni di vita, colleghi di lavoro, pur non rinnegando il nostro modo di essere. Ma ci dobbiamo adeguare. Tolti i pochi stretti affetti familiari, siamo fortunati quando riusciamo ad incontrare qualcuno con il quale lasciarci andare. Ciò non è semplice, ognuno di noi è diverso e “risponde” in modo differente a seconda della personalità con cui si confronta.
Molto spesso abbiamo intorno persone che tendono ad approfittarsi, anche dei nostri sentimenti. Siamo costretti a stare sempre sulla difensiva. E questo frenarsi stanca, dispiace. Ma la cosa peggiore è quando ci “scopriamo” , pensando di farlo con la persona giusta, che secondo noi saprà apprezzare, ripagandoci con la stessa buona moneta, e invece sbagliamo persona. E’ peggio di una bastonata in testa.La reazione? Un bel muro alto nel modo di porsi, o peggio, nel cuore e nell’anima. Scatta l’autodifesa, proprio come facevano gli antichi, quando costruivano muraglioni per difendere il cuore delle loro comunità. Le guardie sui merli a fare da vedetta, a lanciare l’allarme di possibili attacchi esterni. Così ci riduciamo noi. Chiusi dentro i nostri muri. Ci affacciamo ogni tanto , scrutiamo l’orizzonte , la vista non ci convince…meglio stare in guardia…fino alla prossima battaglia.
Pagherà pegno colui che verrà in pace.
borghettana per @tantipensieri
Immagine dal web