Da un varco all’altro,
le luci stanche hanno sospeso
la rincorsa alle lucciole.
Io, che non son terreno,
ho riacciuffato i sassi di altri per non perdermi,
chiuso tra il sereno e un intreccio di frutta secca.
Ho gareggiato con ogni corolla nell’impossibilità dello stelo
facendo a pugni viola con i risvegli dai sogni.
Al canto del gallo ho spergiurato tre volte la bugia di avervi creduto.
Alessandra Corbetta