Valentina ha aperto il suo diario, lo scrigno dei suoi segreti, dei suoi pensieri, un piccolo diario dalla copertina colorata, chiuso da un elastico nero.
Ha sempre affidato al diario i suoi ricordi, le sue emozioni.
Ogni giorno scriveva delle sue giornate, tra il lavoro, gli amici e la famiglia, raccontava dei suoi amori, o semplicemente descriveva un tramonto, un luogo visitato o la meta del suo prossimo viaggio.
Al diario raccontava cose che non diceva a nessuno, forse nemmeno a se stessa. Le piaceva mettere nero su bianco le sue parole, per fissarle nel tempo, nella memoria. Non era come scrivere una nota sul cellulare o un post sui social, si, faceva anche quello, ma scrivere sul diario era diverso, aveva la sensazione che scrivendole sulla carta le parole acquistassero più forza, più valore.
Oggi però c’è qualcosa di diverso.
Ferma a fissare il foglio bianco, tante parole in testa, mezze frasi, pensieri confusi; dalla penna escono scarabocchi disordinati, sensa senso, senza forma.
Vorrebbe scrivere, vorrebbe dar vita ai suoi pensieri come sempre, ma stasera non ci riesce, la mano si muove distratta sul foglio, la sua mente è altrove, lontana, distaccata.
Troppi pensieri, troppi ricordi che fanno male, forse ancora non è pronta a buttare tutto fuori.
Continua a scarabocchiare distrattamente ancora un po’, poi chiude il diario.
Scriverà più tardi, forse.
In fondo anche la vita è così, pagine piene e fogli bianchi da colorare, parole urlate e silenzi, punti fermi e linee in movimento, contorni definiti e spazi aperti, e scarabocchi in cui perdersi….
@danpuzzle72 per @tantipensieri
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