Avrei voluto tenerla stretto tra le dita di una mano
Architetto,
nel passaggio arduo dell’incrocio in centro,
attraversato in fretta
col naso dentro una tazzina di caffè macchiato.
Quanto tempo ho rincorso per starle dietro
Architetto,
nel sollazzo d’avere un gesto, una carezza
solo anche una tazzina di caffè macchiato
portata a letto da un suo bacio.
Mi sono innamorata di lei
Architetto,
fin dal giorno della mostra col turbante,
ma per lei son stata un utensile tra tanti
che a ricambio si pone accanto con distacco:
io tenera d’amore vero una tazzina di caffè ogni dì le avrei portato.
Ancora la vorrei tenere stretto tra le dita di una mano,
Architetto,
nel passaggio arduo dell’incrocio in centro,
e ritrovarla senza che la cerchi
col naso dentro una tazzina di caffè macchiato.
(da L’amore non ha via, Flower-ed, Roma 2016)