Dalla tenda tirata filtrano appena i raggi deboli dell’alba invernale. I sensi si stiracchiano lentamente ai bagliori del reale. Lo sguardo perso nella semioscurità della stanza, stropicciato dal sonno, stenta a riconoscere l’attorno e saluta sbadigliando il nuovo giorno che inizia. L’ultimo sogno luccica ancora tra le ciglia, la tazza fumante del primo necessario caffè scotta una mano mentre l’altra cerca di afferrare le sfuggenti prossime ore. Un colorato bouquet di profumati desideri inespressi diffonde la sua fragranza avvolgente, pagine di giornale fresche di notizie anneriscono le dita. I pensieri ritrovano i nodi della sera precedente orientandosi un po’ alla volta nell’organizzazione della quotidianità impegnata. Gli occhi lucidi incontrano il calendario e per un attimo si ferma l’ininterrotto fluire di oggi: è la giornata mondiale degli Abbracci.
La calda coccola rassicurante capace di contenere il tutto di quel momento, di lenire il dolore, disinfettare i graffi, cicatrizzare le ferite. È la dolcezza che si prende cura dei sentimenti e lascia che qualcosa di sé trovi dimora nel cuore di chi ci sta stringendo.
Abbracciamo chi ci abbraccia per quello che siamo, chi ha la pazienza di ascoltare, l’empatia di consigliare. Chi ci cerca perché ha voglia di sapere come stiamo davvero, chi ci considera con piccole attenzioni, chi chiede, si interessa. Abbracciamo chi con un’occhiata ci capisce, chi non ci riesce ma ci dona del tempo. Chi è solo, chi non ha qualcuno da abbracciare, chi soffre in silenzio e chi si confida. Abbracciamo chi ci vuole nonostante tutto, chi non cambia e non cambierà mai, chi si trasforma continuamente. Chi parla tanto e chi preferisce tacere. Chi ci aspetta, non si stanca, rimane e ci tende la mano. Chi è in viaggio, ma sempre presente, chi è distante ma comunque vicino. Chi ci stupisce, si stupisce, danza con noi nel caos, chi si distingue e chi resta nel coro. Abbracciamo chi è sincero, chi non si nasconde, chi ci rispetta e mantiene le promesse. Chi ci protegge dal mondo, da sé e a volte da noi stessi. Abbracciamo chi è importante per noi e chi ci fa sentire importanti, chi ci fa ridere quando ci sentiamo inutili, spenti e afflitti. Chi ci ispira, ci diverte, ci scrive, ci ospita tra i suoi pensieri. Abbracciamo chi non c’è più, chi ci manca tanto, chi non può tornare.
Tratteniamo il brivido, richiamiamo il ricordo più potente e respiriamone la forza per abbracciare tutto quello che deve ancora arrivare.
Abbracciamo con trasporto, non lasciamo andare subito. Permettiamoci di ritrovarci e rinascere un po’, senza fretta e senza razionalità.
Braccia forti ci accolgono rivelando all’anima ciò che ancora non sa, liberandola di ciò che ha paura di sapere, tracciando un parallelo invisibile, stupendo microcosmo, un segreto, intimo rifugio felice.
In questa giornata speciale, esplicito invito alla celebrazione della tenerezza, esprimiamo la nostra esistenza e la nostra riconoscenza a chi ci sta accanto, con amore.
E abbracciamoci.
@babyLux_93 per @tantipensieri
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