Cuori alti, sempre. E’ un’ottima strada per reggersi, determinarsi, imporsi. Anche contro le difficoltà più improvvise, inaspettate.
Come dire: se hai questa capacità, cioè di rimanere a cuore alto, hai sicuramente gli attributi.
Sono i momenti bui, quelli vissuti all’ombra di sé e degli altri, ciò che può, deve far scattare questa molla di lasciar rimanere almeno il cuore, in alto. La ragione non può farci nulla, è sconfitta. Ma il cuore può pensare al suo posto e farti continuare a volare. Volare con la testa presa dai sogni, quelli visti a occhi chiusi, ma anche quelli attesi a occhi aperti. Quando è il cuore che prende il posto di comando, riusciremo a guardarci allo specchio in un modo diverso, ci piaceremo di più, probabilmente piaceremo anche di più.
I cuori alti sono quelli che ragionano meglio. E quando un cuore ragiona, ama meglio, di più. Anche un cuore ha una mente. Quella che ti spinge oltre, che completa la tua follia, che ti fa vivere l’amore in pienezza. Ha anche una pelle, il cuore alto. Quella che ti fa continuare a sentire chi vuoi bene. Ma quella che soprattutto riesce ad accarezzare te stesso, quando percepisci che qualcosa non va.
I cuori alti sono il piano B di ogni personalità, purtroppo. Dovrebbero rientrare nel piano A, si sa. Ma, forse, è meglio così: si trova in essi l’ancora di salvataggio quando scatta la molla che ti svela il volto nascosto del cuore, ove si trova l’inedito, l’imprevisto, l’improbabile. Intesi come aspetti del lato nascosto del cuore, un po’ come il lato nascosto della Luna, misterioso, ma pur sempre autentico nel proprio essere.
Occorre tanto cuore alto. Oggi più che mai. C’è bisogno di elevare il cuore, farne vedere a tutti il valore.
Pensiamoci. E’ (quasi) Natale!
Auguri di Cuore!
@_Belcor_
Immagine dal web