Fare meglio di qualcosa che è perfetto è impossibile. A questo servono i difetti a rendere unica una persona, un momento, un luogo perché si tende sempre a ricordare il peggio o l’unico neo di una situazione ottimale; ecco quello è l’unico appiglio che ha la nostra memoria per rendere un momento indimenticabile e riviverlo nel tempo attraverso i ricordi passando per un sorriso.
Con i moderni mezzi di comunicazione non facciamo altro che osservare la società che impone standard di bellezza che siano perfetti, ma guardando quelle persone all’apparenza perfette si può notare un’appassimento, un vuoto interiore una finta felicità, quella luce accesa a metà.
Non c’è bisogno di perseguire la felicità attraverso canoni fisici di bellezza se vogliamo piacere agli altri dobbiamo prima di tutto piacere a noi stessi.
È un lungo processo di accettazione ma una volta terminato il risultato è assicurato.
Differenziamoci dalla massa coltiviamo i nostri difetti, chissà da grandi diventeranno delle imperfette perfezioni.
Giuseppe Caputo per @tantipensieri
Immagini dal web