Si parte, si viaggia, andiamo in vacanza.
Bellissimo ma, arriva un incubo, devo preparare la valigia!
Ho scoperto da pochi giorni che ci sono persone che fanno dei veri corsi di insegnamento su come si prepara una valigia, per le diverse esigenze, per viaggiare leggeri. Video, e vari consigli utili o meno, fanno vedere che per una vacanza di una settimana, basta una piccola valigia, un jeans, 3 o 4 magliette, colori neutri o colorati da abbinare ai jeans (ma se ne ho un paio solo? Ah sì, al colore che prenderà il jeans giorno per giorno, colorazione effetto sporco), max. due paia di scarpe dove dentro infili calze e mutande, saponi e shampoo versioni miniaturizzate e se vuoi portarti un libro da leggere lo tieni in mano.
Opss, dimenticavo, il vestito buono, lo indossi per il viaggio!
Mi metto di buona lena e provo a riempire la mia valigia, come dai consigli elargitemi da questi insegnanti di viaggio e mi accorgo subito che no, mi manca spazio per i farmaci (forse in vacanza guarisco), per le ciabatte (ma fa benissimo camminare scalzi), per l’accappatoio e l’asciugamano (ma forse posso evitare di asciugarmi), cavolo, in un solo paio di scarpe non mi entrano 7 paia di mutande (forse posso uscire senza per un giorno o mi tengo quelle della sera prima?) e il golfino non entra (ma guarda il cielo no? Ti pare che piova mentre sei al mare d’estate?).
Mi siedo accanto alla mia piccola valigia e ripenso alla partenza per le vacanze fatte con mamma, che preparava una valigia a testa per noi figli, la valigia più grande era dedicata alla farmacia di famiglia, perché metti che ti venga la febbre o il mal d’orecchie! Preparava un baule con asciugamani e accappatoi, le scarpe, ciabatte e dato che c’era porta pure gli stivali di gomma (sia mai che possa piovere), la valigia dei libri (compresi i testi scolastici per i compiti delle vacanze) e non dimentichiamo i giochi!
Avevamo una vecchia Ritmo che finiva stipata di valigie e borse (spesso anche sotto i nostri piedi di bambini, tra i sedili) ed eravamo fortunati che il tettuccio non sopportava il famoso portapacchi, mia madre sarebbe stata capace di fare Tetris anche lì sopra, tanto qualcosa da portare lo trovava e immancabilmente, appena arrivati nel posto scelto per la vacanza, mentre apriva quella montagna di valigie, se ne usciva con la fatidica frase: Ecco cosa mi sono dimenticata! Insomma traslocavamo ogni santa vacanza.
E sono ancora qui, con la mia piccola valigia, quella che mi accompagna ormai da tanto tempo per viaggi non sempre di vacanza. Posso eliminare tante cose inutili, ma per una vacanza, non posso fare a meno delle necessità. Posso accettare un consiglio, ma ognuno di noi ha delle priorità anche in vacanza.
Forse quest’anno la riempio di ricordi e prendo una valigia più grande per le vacanze.
Nanabamic
Immagini dal web
La valigia dei ricordi è sempre piena, di luci e di ombre, di parole urlate e di frasi strozzate, di sorrisi e lacrime.
In due parole … di te.