Fuori della finestra stasera il buio è arrivato prima del solito, ma si vedono gli alberi piegati dal vento forte, sta arrivando un temporale, sicuramente nell’aria si sentiranno mille profumi e odori…sai quell’odore della pioggia che arriva prima, molto prima delle prime gocce?
È un profumo che adoro, sa di bagnato e pulito, sa di aria fresca e di libertà.
Qui, in questa stanza, invece, si sente sempre la stessa temperatura, lo stesso odore, lo stesso rumore, le stesse parole condivise tra chi ha il mio stesso destino, le stesse speranze. Ma sta per piovere e quel vento fuori mi porta pensieri, sogni, desideri e una rabbia, che rabbia a non essere lì fuori.
Sto pensando a Rollye, il vecchietto, si starà nascondendo sotto al letto, ha paura dei temporali ed io non sono lì ad accarezzarlo per tranquillizzarlo. È l’unica paura che non sono riuscita a togliere a quel cagnolino abbandonato che presi con me ormai 13 anni fa, Jonny invece, sicuramente starà annusando sotto la porta, annusa e mugola mi guarda invitandomi ad aprire quella porta, libero di correre sotto la pioggia, ad abbaiare felice al tuono, rotolarsi nelle pozzanghere e leccare le goccioline che gli arrivano direttamente sul nasino. Lui è come me, ama stare sotto la pioggia, tra le gocce che arrivano tra i capelli e che scendono nella fronte, che bagnano gli occhi… diventano mille carezze, lavano e nascondono lacrime, rinfrescano la bocca e la preparano a nuovi sorrisi.
E penso a te, ai tuoi desideri, gli stessi miei e al mio volerli esaudire, nonostante le mille paure e al mio maledetto orgoglio nel nascondere a tutti il mio dolore e il mio star male, sto imparando a condividerlo con te, senza remore, perché non c’è pietà nelle tue parole, solo forza e incitamento al mio coraggio, che spesso dimentico.
Non voglio la pietà, non voglio la commiserazione. una delle cose che mia madre, invece…. adora, ed io non sono mia madre… io non voglio assomigliare a lei.
Perché esistono madri che ucciderebbero per proteggere i propri figli, madri che uccidono i loro figli, poi c’è lei, che vive per il piacere di uccidere l’animo dei suoi figli, piano piano, giorno per giorno. Non posso odiarla, è mia madre, ma non voglio essere come lei!
Ecco arrivano le prime gocce su questo vetro sterile. Piove…e vorrei essere nel centro del piazzale ci ballerei stasera, sotto questa pioggia leggera. Balli con me?
@nanabamic per tantipensieri
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