Mi interrogo molte volte su cosa mi manca, cos’ho o meglio cosa non ho.
Sono sempre stato l’ultima scelta alle partite di calcetto, il “le faremo sapere” ai colloqui, il “sei un caro amico” per le ragazze.
Questo mi ha portato ad interrogarmi, spesso, su cosa manca a me. Poi mi guardo allo specchio e sembra tutto in ordine, tutto intero in un’anima scomposta in piccoli frammenti portati via dal vento condannati a girovagare per mondi immaginari creati dai mostri che vivono nei miei cassetti.
Non riesco a definire bene la mia posizione, primo tra gli ultimi o ultimo tra i primi?
A volte penso semplicemente di essere il punto di equilibrio tra due opposti esattamente uguali.
Giuseppe Caputo
Immagini dal web