E vorrei che tu fossi la mia venticinquesima ora. Vorrei che tu fossi quel tempo in più libero da costringimenti, quel tempo ideale in cui fare tutto ciò che durante il giorno non ci possiamo permettere, quel tempo sempre privo di impegni, quel tempo che possiamo riempire con ciò che vogliamo, quel tempo fuori dal tempo che non farei altro che dedicarti.
Nella mia venticinquesima ora verrei a cercarti ogni giorno, ti prenderei la mano e ti farei vedere tutte le cose bellissime che in questo e in altri viaggi mi è capitato di incontrare. E ne scopriremmo di nuove, lungo la strada. Come il guardarci negli occhi senza muovere un muscolo, solo per il piacere di immaginare quanto meraviglioso sarebbe riuscire a toccarsi davvero. E dopo la venticinquesima ora potresti diventare il trentaduesimo giorno prima della fine del mese, e la cinquantatreesima settimana prima del nuovo anno. E poi tutto il resto del tempo. E potremo essere felici, nella nostra venticinquesima ora, e quella venticinquesima ora sarà un tempo nostro soltanto, quella parentesi dalla crudeltà del mondo che riusciremo sempre a prenderci, per non perderci.Ma tu promettimi di non parlare e di venire in silenzio a riempire quella stanza immaginaria che ho arredato solo per te; promettimi che avremo così tanto tempo da annoiarci, e promettimi anche che lo sapremo riempire tutto; promettimi che non dovremo chiedere nulla perché sapremo bastarci. Promettimi che ci sarà sempre il sole nei nostri occhi anche se fuori piove, che saremo sempre caldi del nostro tepore anche in mezzo alla neve, che sapremo sorriderci anche tra le tempeste che ci troveremo ad affrontare.
Promettimi questo e avrai tutto il resto del mio tempo. Non promettermelo, e lo avrai comunque.
ItalicussAR
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