Vorrei iniziare con una fine:
la crostata di lamponi si era fatta mucida.
Il disgusto del grigiore non sottraeva
ad amare il resto -ci tengo a dire-,
è che creava uno strano dispiacere,
un disagio strano… Un peccato, ecco!
Tamburellare le dita, un’attesa vana,
una perfezione compromessa
per ritardo o attenzione scarsa:
insomma, qualcosa sarà pur successo!
Il fatto era l’impossibilità di limitar l’errore,
la disgrazia non poter addentare quelle bacche di passione.
Ma non va così la vita?
Vorrei finire con un inizio:
desideravo, più del resto, una crostata di lamponi.
Alessandra Corbetta