Il segreto svelato (The end)

“Chi è quella ragazza”? chiese David con noncuranza ad una signora molto loquace.

“E’ la cameriera della trattoria, lavorava con il povero Jacopo da sempre, praticamente da quando la trattoria è stata aperta” gli disse la signora. “In paese c’è anche un pettegolezzo che però non ha trovato mai riscontro nella realtà. Si dice che sia quella ragazza la causa della separazione di Jacopo, perché una volta la moglie li becco’ in macchina appartati che discutevano ed era l’alba. Nonostante lui le giurò che si trattava di lavoro, lei fece i bagagli e se ne andò” raccontò la signora. “Dopo qualche giorno tornò sui suoi passi a patto che licenziasse Elenoire ma lui non ha voluto e, ormai, è troppo tardi”, terminò la donna.

Si voltò di nuovo in direzione della ragazza ma ormai l’aveva persa di vista, stanco deluso salutò educatamente la signora e prese la macchina per tornare a casa. Si fermò di colpo quando la vide alla fermata dell’autobus con gli occhi ancora colmi di lacrime. Decise di scambiarci due parole, accostò la macchina e suonò il clacson per catturare la sua attenzione. 

Lei si girò e lui le fece segno di avvicinarsi.

“Mi dica”, gli disse timidamente.

“Noi ci siamo già visti Elenoire, non so se ti ricordi ma la prima volta è stato circa sei mesi fa. Avrei bisogno di parlarti”, le chiese senza mai respirare e dal suo rossore capì che anche Lei ricordava il loro incontro.

Con suo grande stupore, lei salì in macchina.

“Grazie, dove possiamo parlare”? le chiese mentre ripartiva.

“Non vorrei restare in zona”, gli confessò.

David acconsentì con un cenno del capo e decise di portarla in un bar di montagna.

Ogni tanto la guardava, lei era immersa nei suoi pensieri, sembrava molto fragile.

 “Siamo arrivati”, disse David dopo un pò mentre parcheggiava l’auto. Era già buio ma non era tardi.

Scesero entrambi nello stesso momento. Eleonoire urlò, Joe si girò di scatto verso di lei: “Cosa diav” non riuscì a finire la frase, sentì un colpo alla nuca e perse i sensi.

L’ odore di muffa gli stuzzicò le narici, aveva la testa indolenzita, cerco di muoversi ma senza riuscirci.

Eleonoire era accanto a lui ancora svenuta, entrambi avevano mani e piedi legati.

“ Elenoire”, chiamò, “Elenoire, svegliati”. Lei si svegliò di soprassalto e iniziò a dimenarsi.

David disse:” Elenoire ho bisogno che tu stia calma altrimenti non riesco a slegarti”.

David avvicinò la sua bocca alle corde che legavano i suoi polsi  e cercò di allentarle con i denti. Dopo del tempo, che gli sembrò un’eternità, si accorse che si stavano allentando anche se non sentiva più le labbra e aveva il sapore del sangue in bocca perchè lo sfregolio continuo sulle corde gli aveva provocato delle lesioni.

Quando Elenoire ebbe le mani libere, subito si avvicinò a David cercando di allentare le sue.

“Ci vorrebbe qualcosa da mettere tra le corde”, le disse.

Elenoire estrasse una catenina dalla maglia alla quale era appeso un crocifisso appuntito lungo un mignolo. 

“Non ho altro ma possiamo provare” disse speranzosa. David riconobbe la punta ma non disse nulla.

Lò inserì tra le corde e con l’aiuto di David riuscirono finalmente ad allentarle, dopo una decina di minuti finalmente fu libero e subito slego’ le caviglie di Elenoire e poi le sue. 

Quando furono liberi, David la abbracciò.

Al piano inferiore sentirono la porta aprirsi e dei passi avvicinarsi.

David prese la corda e si mise dietro la porta con la ragazza alle sue spalle.

Tese la corda e appena la porta si aprì si gettò sull’ uomo stringendola piu che poté. 

Il malcapitato cercò  di prendergli le mani ma la presa di David era cosi forte che smise quasi subito di agitarsi. Lo lasciò cadere a terra e spinse Elenoire, che sembrava paralizzata per paura, giu per le scale.

Erano in aperta campagna in un casolare abbandonato.

“Cosa facciamo ora”? gli chiese spaventata.

In quel momento dei fari illuminarono la strada ed entrambi si nascosero nel retro della casa.

Dopo qualche minuto il ragazzo uscì tutto spaventato, risalì in macchina e partì a gran velocità.

Quando il pericolo si fu allontanato, David si mise seduto tirando un sospiro di sollievo e tirò Elenoire accanto a se.

“Chi sono quelli”? le chiese dolcemente.

“La trattoria era una copertura, l’ attività vera di jacopo era altro. Gestiva una bisca clandestina, faceva affari con la malavita e io non sono riuscita a fargli cambiare idea. Anzi la mia vicinanza gli ha causato la separazione dalla moglie che pensava tra noi ci fosse qualcosa”.

“Non era vero”? domandò lui.

“No, non c’è mai stato nulla tra noi. Solo rispetto reciproco. Poi la situazione gli è sfuggita di mano e Jacopo non è stato piu in grado di mantenere gli impegni. Aveva minacciato di denunciare tutti, una volta hanno malmenato me per punire lui. Dopo sono venuta sulla spiaggia e tu mi hai parlato per la prima volta”. Abbasso lo sguardo per la vergogna e continuò: “Amo il mare, mi dà un senso di pace interiore”.

David l’abbracciò ancora piu forte e lei lo lasciò fare.

“Non ti ho piu vista da quel giorno” le disse.

“Ho avuto paura, pensavo facessi parte della banda, che mi stessi spiando, non sai quante persone nuove venivano al locale ogni giorno, a volte ero pedinata”.

“Tu pensi che non sia stato un incidente quello di Jacopo”?

“Non è stato un incidente, io farò la stessa fine”, disse scoppiando a piangere.

“Tu non farai la stessa fine perchè ci sono io accanto a te”.

Si azarono e sempre abbracciati si incamminarono sulla strada sobbalzando al passaggio di ogni macchina.

Non ricordano da quanto tempo stavano camminando quando videro una casa, fu la loro salvezza.

1 anno dopo

Elenoire stava preparando la cena quando toccò instintivamente il crocifisso che portava al collo, non l’aveva mai abbandonato da quando il suo parroco gliel’aveva regalato prima di andare in pensione.

Lei e David si erano sposati 5 mesi prima e vivevano nell’appartamento che David condivideva con Joe perchè Joe aveva deciso  di trasferirsi in Spagna definitivamente.

La banda di malviventi  era stata denunciata ed arrestata, finalmente era libera. Libera di vivere, libera di essere felice. Era cosi assorta nei suoi pensieri che non sentì David entrare, si accorse di non essere piu sola quando vide delle rose davanti al suo volto.

Smise di accarezzare il crocifisso e si voltò verso David baciandolo.

David, il suo uomo, la sua vita, il suo futuro.

 The end.

Giovanna Viola

Alias @GViola16

Foto dedicata a: Viola Ercole, Viola Orazio, Viola Liarosa, Viola Tullio  

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