David e Joe tornarono a casa in silenzio perchè erano sconvolti, avevano ancora davanti agli occhi l’immagine di quell’ uomo in un lago di sangue.
Il giorno dopo in ufficio tutti erano già a conoscenza dell’accaduto ed era l’argomento del giorno.
Verso mezzogiorno, Joe comunicò la sua decisione improvvisa di andare da Melanie per staccare la spina e David non ne fu affatto sorpreso, anzi se l’aspettava, perché sapeva che l’amico non avrebbe retto per molto quella situazione. Il giorno dopo lo accompagnò all’aeroporto e tornò a casa. Anche lui aveva preso 1 giorno di ferie, non gli andava di rispondere continuamente a domande di cui neanche lui sapeva le risposte. Prima passò a comprare il giornale che, come aveva immaginato, riportava l’incidente della sera prima. C’era anche una foto, si vedeva l’uomo a terra con la donna accanto e alcune persone che erano accorse. Gli venne un colpo quando notò, parzialmente nascosta, la ragazza che sei mesi prima aveva visto sul muretto della spiaggia. La guardò meglio per essere sicuro di non sbagliarsi e non si sbagliava, era proprio lei. Che ci faceva lì? Chi era? La curiosità era tanta. Decise di rintracciarla ma da dove iniziare? Evidenzio’ il nome ed il cognome dell’uomo e la chiesa dove si sarebbero svolti i funerali quel pomeriggio alle 15. Il Paese era distante circa 20 minuti e decise che, dopo aver mangiato un boccone, ci sarebbe andato . Forse quella ragazza era un’amica o una parente e, se fosse stato fortunato, l’avrebbe incontrata.
Erano le 14:55 quando parcheggio’ l’auto , la folla accorsa per la cerimonia era tanta. David iniziò a guardarsi intorno ma nessuno catturo’ la sua attenzione. Quando fini la cerimonia però aveva scoperto che il pover’uomo era un separato senza figli e che era titolare di una trattoria frequentata da gente del posto e da forestieri. La chiesa iniziò a svuotarsi e David iniziò a scrutare con attenzione tutti i partecipanti fino a quando la vide.
“Chi è quella ragazza”? chiese David con noncuranza ad una signora molto loquace.
“E’ la cameriera della trattoria, lavorava con il povero Jacopo da sempre, praticamente da quando la trattoria è stata aperta” gli disse la signora. “In paese c’è anche un pettegolezzo che però non ha trovato mai riscontro nella realtà. Si dice che sia quella ragazza la causa della separazione di Jacopo, perché una volta la moglie li becco’ in macchina appartati che discutevano ed era l’alba. Nonostante lui le giurò che si trattava di lavoro, lei fece i bagagli e se ne andò” raccontò la signora. “Dopo qualche giorno tornò sui suoi passi a patto che licenziasse Elenoire ma lui non ha voluto e, ormai, è troppo tardi”, terminò la donna.
Si voltò di nuovo in direzione della ragazza ma ormai l’aveva persa di vista, stanco deluso salutò educatamente la signora e prese la macchina per tornare a casa. Si fermò di colpo quando la vide alla fermata dell’autobus con gli occhi ancora colmi di lacrime. Decise di scambiarci due parole, accostò la macchina e suonò il clacson per catturare la sua attenzione.
Lei si girò e lui le fece segno di avvicinarsi.
“Mi dica”, gli disse timidamente.
“Noi ci siamo già visti Elenoire, non so se ti ricordi ma la prima volta è stato circa sei mesi fa. Avrei bisogno di parlarti”, le chiese senza mai respirare e dal suo rossore capì che anche Lei ricordava il loro incontro.
Con suo grande stupore, lei salì in macchina.
“Grazie, dove possiamo parlare”? le chiese mentre ripartiva.
“Non vorrei restare in zona”, gli confessò.
David acconsentì con un cenno del capo e decise di portarla in un bar di montagna.
Ogni tanto la guardava, lei era immersa nei suoi pensieri, sembrava molto fragile.
“Siamo arrivati”, disse David dopo un pò mentre parcheggiava l’auto. Era già buio ma non era tardi.
Scesero entrambi nello stesso momento. Eleonoire urlò, Joe si girò di scatto verso di lei: “Cosa diav” non riuscì a finire la frase, sentì un colpo alla nuca e perse i sensi.
(to be continued)
Giovanna Viola alias@GViola16