Li incontri dove la gente viaggia e va a telefonare
col dopobarba che sa di pioggia
e la ventiquattro ore
perduti nel Corriere della Sera
nel vai e vieni di una cameriera
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo
perché ha in testa strani tarli
perché ha paura del sesso
o per la smania di successo
per scrivere il romanzo che ha di dentro
perché la vita I’ha già messo al muro
o perché in un mondo falso è un uomo vero
Dio delle città e dell’immensità
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi
vediamo se si può imparare questa vita
e magari un po’ cambiarla
prima che ci cambi lei
Vediamo se si può farci amare come siamo
senza violentarci più
con nevrosi e gelosie
perché questa vita stende
e chi è steso o dorme o muore
oppure fa I’amore.
Ci sono uomini soli per la sete d’avventura
perché han studiato da prete
o per vent’anni di galera
per madri che non li hanno mai svezzati
per donne che li han rivoltati e persi
o solo perché sono dei diversi
Dio delle città e dell’immensità
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi
vediamo se si può imparare queste donne
e cambiare un po’ per loro
e cambiarle un po’ per noi
Ma Dio delle città e dell’immensità
magari tu ci sei e problemi non ne hai
ma quaggiù non siamo in cielo
e se un uomo perde il filo
e’ soltanto un uomo solo.
Ci si sente soli. In mezzo alla folla. In compagnia dei propri pensieri. In piena solitudine.
Ci si sente soli perché gli affetti svaniscono, le situazioni cambiano, le persone prendono strade diverse e ci si ritrova sempre più lontani.
Ci si sente soli, la mattina, al bar tra le chiacchiere degli avventori, se i pensieri che abbiamo in testa ci fanno isolare dal mondo che ci circonda.
Siamo soli ogni volta che prendiamo delle decisioni, ogni volta che siamo obbligati a fare delle scelte.
Siamo soli perché spesso il branco, la massa, semplicemente non ci si addice.
Preferiamo stare soli? Sì, a volte sì. Perché sappiamo che sono davvero poche le persone che vogliamo avere intorno veramente che tutte le altre si riducono ad essere un contorno.
Preferiamo stare da soli perché il nostro passato ci ha fatto diventare quello che siamo, anime sole in mezzo ad una miriade di anime altrettanto sole. Vogliamo stare in solitudine per la stupida convinzione che nessuno capirebbe quello che stiamo passando.
Ma stare da soli è molto di più: è imparare a conoscere il proprio Io e cosa ancor più complicata, imparare a conviverci. È prendere coscienza dei limiti che abbiamo e del nostro punto di non ritorno, quello oltre il quale nessun uomo dovrebbe mai spingersi per non dover mai conoscere la Solitudine, quella vera. Quella che ci annienta.
@2FIRSTLINE www.caoticipensieri.wordpress.com
Piccola nota: ci sono momenti in cui per mille motivi non si riesce a scrivere qualcosa di sensato. Poi capita che parlando con qualcuno salti fuori l’argomento giusto. Questo scritto salta fuori da una conversazione avuta con la mia amica Arianna, che tutti voi conoscete come @arica72. Grazie.